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La candidata sindaco Franca Roso illustra il programma elettorale:

Oggi parliamo di Cultura e Formazione, due settori fondamentali per accrescere conoscenza e consapevolezza delle potenzialità (anche turistiche) del territorio


Acqui è una città dalla storia millenaria, dotata di un patrimonio culturale, archeologico e artistico unico, purtroppo non valorizzato. Questa eredità può e deve diventare una risorsa: Acqui può diventare una città turistica a vocazione culturale. Per raggiungere questo obiettivo riteniamo sia necessario procedere con:


1) Il recupero integrale del Castello dei Paleologi, da trasformare in un polo culturale, coinvolgendo ogni sua parte, sale espositive, depositi, carceri, il parco, il Birdgarden, dove ospitare mostre, performance artistiche, eventi di book-reading, concerti e turismo di experience. Su quest’ultimo argomento il luogo si svela particolarmente suggestivo. Pensavamo a tour-teatro sulla storia acquese e/o del Monferrato facendo ‘rivivere’ scene e personaggi d’epoca grazie al contributo di attori in costume;


2) Il recupero del sito archeologico di via Maggiorino Ferraris, mirabile testimonianza dell'antica Aquae Statiellae. Questo tesoro, oggi vergognosamente interrato, è da musealizzare, restituire ai cittadini e rendere accessibile ai visitatori;


3) La creazione di un sistema museale en plein air che con cartellonistica, depliant ed App colleghi i diversi siti cittadini offrendo ai visitatori contenuti divulgativi ed interattivi;


4) La realizzazione di un sistema di itinerari turistici, naturalistici e culturali con i Comuni limitrofi; sguardo rivolto all’Acquese, ma anche ai territori Patrimonio dell’Unesco “Langhe, Roero e Monferrato”;


5) La creazione di eventi, festival artistici, set cinematografici, rassegne e quanto possa dare visibilità al patrimonio culturale, archeologico e artistico acquese;


6) L’adesione di Acqui ai circuiti internazionali del turismo culturale di grande attrattività in collaborazione con i maggiori Tour organizer;


7) L’istruzione di un piano di ricerca scientifica permanente sul patrimonio cittadino attraverso sinergie pubblico-private che possano, da una parte attirare l’attenzione di storici, archeologi e ricercatori e dall’altro fornire sostrato scientifico ai contenuti dall’offerta culturale;


8) La promozione dei Premi Acqui Storia e Acqui Ambiente da riproporre nei format di maggiore visibilità mediatica. Accanto a questi, sviluppare e sostenere altri progetti-premi legati alle arti. Per quelle figurative il nome della città è legato alla Mostra Antologica che vorremmo riproporre valorizzando l’edificio ‘Saracco’ che l’ha ospitata trasformandolo nella porta turistica della città.

Formazione

Le scuole cittadine sono il cuore pulsante di Acqui. In un costante processo osmotico, la formazione prodotta nelle aule riverbera effetti virtuosi nelle case aumentando il livello culturale ed il grado di civiltà. Partendo da queste premesse e volendo valorizzare sapere ed esperienze, vorremmo portare in città un polo di universitario che valorizzi Storia, Turismo e Terme:


1) Corsi universitari di Scienze dell’Antichità o Archeologia organizzati in sinergia con il polo universitario di Genova;


2) Una facoltà di Scienze Gastronomiche dedicata alla formazione e ricerca nell'ambito dell'agricoltura sostenibile per la tutela e la promozione delle eccellenze locali.


3) un corso universitario di Scienze del Turismo per formare profili professionali caratterizzati dalla conoscenza delle diverse discipline sollecitate dal fenomeno turistico eventualmente in sinergia con l’Università del Piemonte Orientale;


4) corsi di specializzazione e master in Medicina termale, Idrologia medica da organizzare con l’Università La Sapienza di Roma.

La realizzazione di questi progetti apporterebbe alla nostra città molteplici benefici non solo economici. Alle fantasiose promesse elettorali noi preferiamo le idee concrete.

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